Luogo: 7 marzo - 7 maggio 2020.
Ispirate (nel titolo e nell’essenza) a una “Corrispondenza” russa di un secolo esatto fa: sono le impressioni scritte di getto, senza alcun piano, a fine giornata, da due spiriti inquieti perché consapevoli; due anime lontane eppure vicine, come questo mondo ci ha chiesto di essere.
L'ipnosi di un viaggio, in un universo a grandezze variabili: dove c'è dubbio e c'è leggerezza, vertigine, ritmo, c'è arte e poesia.
Due anime, due angoli, una diagonale su cui disporre parole all'accadere di un'epoca.
Un gatto dagli occhi antichi, un cane blu.
L'idea di una forma. Poco più.
Mentre Jurij Gagarin ci guarda dall'alto, e sorride del suo sorriso enigmatico, eterno, sorriso.