Dopo aver alimentato per decenni una cospicua mole di pubblicazioni per la sua collocazione cruciale nel dibattito sugli sviluppi dello spettacolo italiano del secondo Novecento, l’opera di Luchino Visconti, sia teatrale che cinematografica, ha in tempi più recenti conosciuto una fase di minore attenzione critica, con studi e riflessioni che sono andati via via diradandosi. All’indomani del quarantennale della scomparsa del grande regista (1976-2016), questo volume intende quindi riavviare un ripensamento interdisciplinare sull’attualità dell’opera viscontiana, e raccoglie i risultati di una ricerca condotta da alcuni studiosi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste con il contributo di colleghi degli Atenei di Roma, Milano e dell’Insubria. I contributi qui raccolti mettono a fuoco il cospicuo lascito culturale di Luchino Visconti, analizzando da un’angolatura interdisciplinare le varie fasi della produzione viscontiana, compresi i suoi rapporti con la letteratura e l’arte figurativa.