Gli esiti operativi e culturali, suddivisi nelle sezioni di questa pubblicazione, narrano il percorso teorico e applicativo-progettuale intrapreso per la trasformazione e riqualificazione della ex polveriera di Romans d'Isonzo. Ma prima di esaminare i risultati, è essenziale sottolineare le metodologie e gli strumenti utilizzati in questa ricerca, poiché rappresentano il fondamento su cui si basa tutto il lavoro svolto. Elementi cruciali per rileggere un lungo e impegnativo processo di studio e di progetto, il cui carattere modellistico ne consente l'applicazione in diversi altri contesti e per molteplici ulteriori casi futuri. L'interdisciplinarità, che permea l'intero percorso di ricerca, è un'altra chiave per comprendere appieno i risultati ottenuti. Questo aspetto riflette l'ampio ventaglio di conoscenze specifiche integrate e combinate per alimentare lo sviluppo del lavoro, e ne consolida i risultati sia in termini operativi che teorici. Metodo, strumenti e interdisciplinarità emergono quindi come i pilastri fondamentali su cui poggia l'intero lavoro, fornendo una lente attraverso cui esaminare sia il vasto corpus di contenuti qui presentati, sia gli esiti finali. Questi ultimi, sia specialistici, sia di natura più generale, sono il risultato di un approccio che mira al recupero, alla riqualificazione e alla riconversione di un “esistente particolare”: un grande sito militare da tempo abbandonato, caratterizzato da vincoli urbanistici e ambientali e da peculiari caratteristiche architettoniche e paesaggistiche. Non solo soluzioni concrete quindi, ma anche una riflessione più ampia sui processi di trasformazione architettonica, urbana, paesaggistica, e sulla conservazione del patrimonio esistente, offrendo così una visione completa e approfondita dell'intero processo di ricerca.