Il ritrovamento di monete in contesti cultuali costituisce sempre un caso interessante in ambito archeologico, per le implicazioni non solo stratigrafiche e cronologiche, ma ancor simboliche che esso spesso assume, con sfumature di significato ovviamente diverse a seconda del credo religioso di riferimento. Mitraismo e studio della moneta sono due sfere di studi che finora si sono solo sfiorate, più che incontrate, e raramente sotto il profilo dichiaratamente archeologico; perché una serie di analisi hanno piuttosto interessato gli aspetti iconografici del documento moneta, o nel campo della sfragistica, alla ricerca di rappresentazioni legate al mondo mitraico. Negli ultimi anni, nuove indagini e studi hanno costretto a riflettere su fenomeni esito della ricerca archeologica in alcuni siti strategici. Innanzi tutto, la lunga durata del mitraismo, come religione tenace e residuale, in quelle sacche di resistenza alla cristianizzazione, anche in aree dove questa sembra ormai ben affermata, per tutto il IV e ancora nel V secolo. Un fatto questo di grande rilevanza nella variegata costruzione della società tardoantica e nell’espressione delle sue forme, anche architettoniche. In che modo, quindi, il dato numismatico, nelle sue diverse sfaccettature, può essere determinante nella lettura e nella comprensione di questi contesti? In che modo può fungere non solo da indicatore di cronologia assoluta o relativa, ma anche da elemento di interpretazione sulla frequentazione, sulla lunga durata, sulle modalità di abbandono, sull’eventuale rifunzionalizzazione degli ambienti del mitreo? Queste sono le principali questioni alle quali la presente raccolta di saggi intende offrire una risposta adeguata.