La mostra “DUE DIMENSIONI E MEZZO CON VARIAZIONI • Dalla superficie al volume” racconta gli esiti della prima esercitazione del Laboratorio del secondo anno, intesa come attività propedeutica alle tematiche del comporre, ma anche pensata come attività trasversale ai tre corsi del laboratorio stesso - Composizione, Teoria e Disegno - per sperimentare le teorie a partire dalla pratica, ma anche viceversa. L’esercizio sulla composizione, i cui risultati si sono manifestati nei modelli e nel book esposti, prevedeva un’operazione primaria sugli oggetti, ovvero la disposizione nello spazio, secondo dei principi di base del comporre (accostare, sovrapporre, stratificare, isolare, diradare), i volumi, liberamente scelti (astratti o figurativi), a cui sovrapporre poi una superficie in tessuto di misura definita, 50 x 50 cm, su cui è stata applicata una griglia misuratrice e generatrice di una composizione più complessa. L’interferenza tra la distribuzione primaria degli oggetti e la “sovrapposizione controllata” della superficie-misuratrice, rappresenta la seconda parte dell’esercizio: l’operazione sulla forma.
La griglia misuratrice applicata al tessuto ha permesso di ottenere la restituzione digitale del modello fisico. Attraverso tecniche di fotogrammetria multistereo è stato possibile identificare i punti omologhi presenti nelle varie fotografie del modello, scattate da molteplici punti di vista.
Il modello digitale della superficie così ottenuto è stato la base di partenza per applicare un’ulteriore azione compositiva selezionata fra cinque tratte dalle trenta operazioni del comporre raccolte da Franco Purini nella serie “Come si agisce / Dentro l’architettura”. Gli esiti, riportati nel book esposto, risultano essere una classificazione delle possibili variazioni sui risultati di inedite e speri-mentali spazialità ottenute.