Il tardo medioevo fu un’epoca di intensa tesaurizzazione monetaria, quale naturale reazione della popolazione alle circostanze sociali, politiche ed economiche. Composto da oltre cinquemila monete d’oro e argento, il tesoro di Erpelle rappresenta uno dei principali esempi di questo fenomeno. Rinvenuto nel 1921 e perso nuovamente subito dopo la sua scoperta, questo ripostiglio è rimasto inedito per un secolo, rischiando l’oblìo. L’eterogeneità delle valute rappresentate offre uno spaccato della vitalità economica e monetaria nell’Europa centrale e orientale del XIV secolo, offrendo un prezioso supporto allo studio delle relazioni mercantili e degli scambi commerciali attraverso l’area alpina e quella balcanica. Le caratteristiche del tesoro permettono inoltre un approfondimento degli studi sul fenomeno del banditismo medievale, spesso stimolato non solo dalla cupidigia, ma anche dall’istinto di sopravvivenza.