In un tassello della forma urbis di Aquileia, nell’area a nord dell’attuale via Gemina, esplorato per decenni attraverso interventi non sistematici, l’Università degli Studi di Trieste ha ripreso le indagini nel 2005, nell’area che ha restituito anche i preziosi e splendidi mosaici della Casa dei Putti danzanti. L’intento di restituire alla visibilità l’intero settore di un isolato urbano ha prodotto esiti straordinari per il contributo di molte energie coordinate, per la partecipazione di settori scientifici diversi, di generazioni di allievi che sono “cresciuti” in esperienza e si sono formati come archeologi a diversi livelli di maturità scientifica. Lo sforzo congiunto di tanti specialisti ha prodotto l’attuale pubblicazione che presenta i risultati dello scavo dell’area gravitante sulla strada, limite orientale del quartiere.