Gli anni Venti del Novecento, dopo il progetto Ferri del 1921,
hanno visto il lento declino della Scuola Positiva rispetto
ai consolidati princìpi della Scuola Classica e all’emergere
del tecnicismo giuridico, fino all’emanazione del Codice
Rocco del 1930, c.d. “dal doppio binario”, tuttora vigente,
per quanto profondamente rimaneggiato. I saggi del presente
volume affrontano alcune tematiche proprie del pensiero
positivista, cercando di delineare quanto esse abbiano
influenzato la codificazione penale di quegli anni e quanto,
di esse, sia ancora vitale nella legislazione e nella dottrina
penalistica del nostro tempo.
Sono, così, a tacer d’altro, i temi dell’imputabilità,
della pericolosità, specie se presunta dalla legge, della colpa
d’autore, delle misure di prevenzione ante delictum,
della difesa sociale, delle pene criminali e delle misure
di sicurezza ad essere oggetto dell’attenzione, interrogandosi
se l’eredità giuridica e culturale della Scuola Positiva possa
definirsi ancora patrimonio del nostro tempo.