Gli operatori dei centri vaccinali. Gli occhi

  • Patussi, Valentino
Opera disponibile ad Accesso Aperto

Apri su OpenStarTs

Una delle attività più significative per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2, che provoca la malattia COVID-19, è rappresentata dalla campagna vaccinale.
Gli operatori dei centri vaccinali provengono da realtà/reparti diversi. Per buona parte non si conoscevano prima, ma la condivisione dell’obiettivo di prevenzione ha fatto sì che si sia creato un clima di grande collaborazione e reciproco rispetto, indipendentemente dalla professione e dal ruolo gerarchico.
La cosa che ha colpito di più gli autori del presente testo è il fatto che la maggior parte di queste persone non conoscano il volto di chi gli sta vicino e che si sia creata una nuova “gerarchia di identificazione”, basata sui gesti, sull’accento della voce, sull’acconciatura dei capelli (in alcuni casi sulla mancanza di qualsivoglia possibile acconciatura) e, elemento principale: gli occhi.
La prima cosa che si cerca in una persona è il viso, ma in questa situazione è impossibile, e quando capita di vedere per la prima volta un operatore del Centro senza mascherina, talvolta si resta completamente spiazzati, quasi come si fosse di fronte ad una persona sconosciuta, completamente diversa da quella che ci eravamo mentalmente raffigurati, come i bimbi che non riconoscono più il padre che si è tagliato la barba. Quando questa lotta al virus sarà finita la maggior parte di noi si cercherà guardandosi negli occhi, cercando di isolare dalla propria percezione la parte restante del volto. E proprio dagli occhi siamo partiti per creare un momento che ci identificasse, che ci unisse nel riconoscerci mentre indossiamo con fatica, per tutta la giornata le mascherine filtranti.
Questi occhi trasmettono determinazione, gioia, malinconia, stanchezza e, perché no, tristezza per il tempo passato. Il tutto come percezione soggettiva ovviamente, ma si è creata quasi una modalità di lettura, come se in quegli occhi fosse scritta una storia che noi ora, osservandoli, abbiamo imparato a leggere.

  • Anno: 2021
  • Pagine: 168
  • Lingua: it
  • ISBN (print): 978-88-5511-277-2
  • ISBN (online): 978-88-5511-278-9
  • Editore: EUT Edizioni Università di Trieste
Consulta il nostro catalogo
Confini nel tempo. Un viaggio nella storia dell’Alto Adriatico attraverso le carte geografiche (secoli XVI-XX)/Borders through Time. A Journey through the History of the Upper Adriatic with Geographical Maps (XVI-XX Century)
Trans2Care. The Partners and the Objectives of Trans2Care, an Italy-Slovenia cross-border network of science and healthcare institutions
'Prospettive' del gioire e del soffrire nell'etica di Platone
Il coraggio della cinefilia. Scrittura e impegno nell'opera di Callisto Cosulich
Cent'anni di Economia: 1924-2024
Trans2care. Cross-Border Italy-Slovenia Biomedical Research. Are we ready for Horizon 2020?
Manuale di farmacoeconomia. Seconda edizione riveduta e aggiornata
Trentennale della S.S.L.M.I.T. di Trieste. 1978 - 2008
Carlo Sbisà: "ai quadri miei non dan libero passo". Convegno di Studi, Trieste, Palazzo Economo, Salone Piemontese, 22-23 maggio 2014
Moving Bodies, Displaying Nations National Cultures. Race and Gender in World Expositions Nineteenth to Twenty-first Century