Fin dal XV secolo l’Italia è stata una nazione privilegiata per i collezionisti, che non hanno tardato a porre le loro collezioni a disposizione del pubblico; ciò accadde in modo particolare nella Repubblica di Venezia con la famiglia Grimani che creò il primo museo pubblico italiano. A partire da tale momento, accanto alle collezioni di quadri e di antichità varie si aggiunge quello di monete e medaglie ad opera delle maggiori famiglie venete. Contemporaneamente si diffonde una editoria specifica volta ad illustrare queste collezioni. Le raccolte di numismatica divengono così sempre più specchio della realtà sociale, politica ed economica, che alla fine del Settecento cambia in tutta Europa e nel caso della Repubblica Veneta porta alla sua dissoluzione come Stato. Tuttavia alcune raccolte sopravvivono anche nel secolo successivo e talune sono giunte fino a noi nelle raccolte pubbliche locali, alimentando un flusso che dal privato passa al pubblico sempre vivo nella coscienza della migliore società veneta ed italiana in particolare. Abbiamo quindi nelle pagine di questo libro uno spaccato di un fenomeno culturale e sociale che ha lasciato un segno in una determinata epoca della storia culturale di Venezia, il Settecento: un secolo di grandi raggiungimenti artistici e scientifici ed anche del massimo splendore della Repubblica Serenissima in molti settori della sua vita culturale, in cui la numismatica nei suoi diversi aspetti occupa un posto particolare e significativo.