I cosiddetti “zoo umani” rappresentarono un fenomeno di vastissima diffusione e popolarità nell’Europa delle grandi esposizioni nazionali, internazionali e universali a partire dalla metà dell’800. Forme spesso brutali di pubblica esibizione di esemplari di umanità selvaggia, gli “zoo umani”, completi di “villaggi” ricostruiti nel dettaglio e popolati di “indigeni” importati come animali da esposizione, costituirono un ingrediente importante – per quanto raccapricciante – della mentalità e dell’auto-rappresentazione dell’Occidente “progredito”, imperialista e colonizzatore. Grazie a questo libro, dopo che numerosi studi hanno indagato il fenomeno in larga parte del mondo occidentale (Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Russia, Danimarca) disponiamo ora della prima ricerca sistematica sulle “esposizioni umane” nell’Italia liberale e fascista, viste non solo nella loro funzione politico-ideologica, ma anche in rapporto ai loro antecedenti storici più antichi e nella varietà di declinazioni che, ben oltre la nozione restrittiva di “zoo umani”, esse assunsero nel mondo dello spettacolo, in quello delle attività missionarie oltremare e negli ambienti della ricerca medica e antropologica. L’interesse suscitato dal libro ne ha reso necessaria una seconda edizione riveduta e accresciuta e con una Prefazione di Sandra Puccini. ll volume è attualmente in corso di traduzione presso la prestigiosa casa editrice inglese Routledge.