Boccaccio's comment to Culex (kept in the Laurentian Codex 33,31) represents an interesting case-study for analysing the problems and the potential of annotated texts in the era of digital ecdotic. To this end, starting from a structural and semantic analysis, criteria and standards validity for the transcription and codification in the Extended Markup Language have been set up, developed and experimentally tested, in accordance with what indicated by the Text Encoding Initiative. Contextually, the comment gives one the chance to focus on a specific moment of the richly problematic tradition of a certain text, while also allowing one to observe and understand the formation of a humanist's comment, as it came into existence in Boccaccio's own lab.
Il commento del Boccaccio al Culex, che si conserva nel codice laurenziano 33, 31, rappresenta un caso di studio significativo su prospettive e problemi della pubblicazione dei testi annotati nel nuovo orizzonte dell'ecdotica digitale. A questo fine sono stati predisposti, sviluppati e testati sperimentalmente, partendo dall’analisi strutturale e semantica, criteri e validità degli standard per la trascrizione e la codifica nell'Extended Markup Language, nella direzione indicata dalla Text Encoding Initiative. Nello stesso tempo questo lavoro permette di concentrare, da una parte, l'attenzione su un punto della tradizione di un testo ricca di problemi, dall'altra, di cogliere nel suo farsi, nell'officina editoriale del Boccaccio, la formazione di un commento umanistico: un modello con cui confrontarsi per il filologo chiamato a curare oggi, nell'età dell'informazione digitale, nella sua officina, la sua riproposizione in una nuova fase della tradizione.