La televisione, come luogo di mediazione interlinguistica, è un campo ancora poco esplorato. Il volume intende fornire un'analisi teorico-descrittiva corpus-driven dell'interpretazione (simultanea e consecutiva) nei talk show italiani, applicando i concetti fondamentali dell'analisi conversazionale. Sulla base del confronto tra le caratteristiche della conversazione odinaria e quelle della conversazione istituzionale, vengono illustrate le molteplici articolazioni del talk show in quanto conversazione-spettacolo, con particolare attenzione alla figura del conduttore, al ruolo dell'interprete e alle conseguenti implicazioni di visibilità e coinvolgimento. Discorso interpretato e discorso originale sono raffrontati in termini di forme allocutive, equivalenza, lunghezza, variazione lessicale, registro e modalizzazione. Emergono così i contorni di un'etica dell'intrattenimento e l'identificazione di determinati profili professionali.