In un periodo segnato da una prolungata crisi istituzionale e da una crescente sfiducia nel futuro dell’integrazione, l’Unione europea ha fatto significativi passi avanti nella creazione di un sistema europeo di sicurezza. Il perno di tale sistema è costituito, sin dal Programma dell’Aia, dalla cooperazione informativa. Il volume mira ad approfondire questa forma inedita di cooperazione, che presenta notevoli implicazioni sul piano del diritto alla protezione dei dati e abbraccia, in modo trasversale, sia la cooperazione di polizia, sia la cooperazione giudiziaria. Nei diversi saggi vengono analizzati i molteplici canali di cooperazione informativa “accentrata” – e quindi le banche dati europee centralizzate, quali il Sistema di informazione Schengen, il Visa Information System ed Eurodac, gli archivi di Europol ed Eurojust – e le principali ipotesi di cooperazione informativa a rete, quali il meccanismo di trasmissione dei dati biometrici, introdotto dal Trattato di Prüm, e il neo-costituito sistema europeo di informazione dei casellari giudiziari.