Pubblicata a Mantova nel 1745 e rappresentata probabilmente a Treviso nei medesimi anni, La zingana del rodigino Gigio Artemio Giancarli costituisce uno dei più originali esempi di teatro rinascimentale sia per il riutilizzo dei modelli classici sia sul piano della sperimentazione linguistica. Nel contesto veneto, in cui si inseriscono nomi fondamentali per la storia del teatro italiano, quali Angelo Beolco o Andrea Calmo, spicca la personalità del Giancarli, di cui restano due commedie, La Capraria e La Zingana. Questo volume è il risultato di un percorso di studio condotto attorno alla Zingana, iniziato dalla cinquecentina custodita presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo e conclusosi con la prima messa in scena contemporanea della commedia. Una serie di saggi indaga, da prospettive diverse, l’opera del Giancarli; segue il testo così come proposto nella messinscena tenutasi a Rovigo, nel chiostro dell’ex Convento degli Olivetani, nel 2021. Completa la pubblicazione il rinvio, attraverso QR Code, a una serie di cortometraggi che ripropongono, rivisitata, la messinscena teatrale della commedia.