La ricerca si inquadra nell’ambito della fruizione del patrimonio culturale per un’utenza ampliata. Lo studio esamina alcune strategie di intervento nel settore della rappresentazione tattile e l’introduzione di nuove tecnologie per migliorare la percezione di opere architettoniche e pittoriche a persone non vedenti e ipovedenti. L’integrazione di diverse procedure di acquisizione, restituzione, modellazione e prototipazione applicate al caso studio della chiesa tardo barocca di Sant’Ignazio a Gorizia e della quadratura illusionistica realizzata da Christoph Tausch, un allievo di Andrea Pozzo, in essa contenuta, ha portato alla definizione di modelli fisici dello spazio reale e pittorico concepiti secondo i precetti dell’esplorazione tattile. Le metodologie impiegate hanno consentito non solo di far comprendere a soggetti iposensibili i caratteri architettonici e spaziali di un edificio, ma di dare forma tridimensionale anche all’intangibile prospettiva contenuta in un dipinto.