L’apertura del Canale di Suez ha visto la città di Trieste tra i protagonisti più attivi dell’impresa grazie alla figura del Barone Revoltella. Nei contatti tra Trieste e Alessandria, architetti, tecnici e ingegneri giuliani e friulani hanno contribuito alla fisionomia della grande metropoli egiziana e la comunità degli italiani in Egitto ha lasciato tracce anche in altri settori della vita associata. Giuseppe Ungaretti e Tommaso Marinetti sono i grandi esponenti di una produzione letteraria che lega a filo doppio il mondo della cultura italiano e triestino con quello egiziano. Un fenomeno a sé è inoltre quello della grande emigrazione femminile proveniente in questo periodo dall’Impero austro-ungarico. Ragazze celibi, donne maritate e vedove, per lo più slovene del Carso goriziano e triestino, ma anche friulane, emigrarono ad Alessandria e al Cairo trovandovi occupazione come cuoche, cameriere, balie, sarte, governanti; una singolare evoluzione della mobilità femminile che ha avuto importanti ripercussioni sul sistema sociale di partenza. Le testimonianze offerte da questa raccolta rivelano l’intreccio di aspetti economici, sociologici, architettonici e letterari di una pagina di storia in parte ancora da esplorare.