Sottratti alla polvere questi scritti sono diventati Paralipomena, titolo che richiamando “cose tralasciate”, trascurate, definisce un’opera complementare, un’appendice, l’integrazione vera o immaginata di un’omissione e con questo un’azione comunque, intempestiva, fuori tempo. Un essere fuori tempo che è poi denominatore comune di questi scritti per la più parte d’occasione, che al di là di quelle, delle occasioni appunto e delle circostanze anche casuali che le hanno determinate, precisano il senso di un cammino “fatto andando”, tra e dentro l’architettura.