Difilo di Sinope (IV/III sec. a.C.) è considerato, perlomeno a partire dal I sec. d.C., uno dei tre maggiori rappresentanti della commedia nuova, accanto a Menandro e Filemone. Il presente studio è articolato in due sezioni. La prima parte è dedicata a inquadrare Difilo nello spazio e nel tempo in cui operò sulla base di elementi sia esterni, forniti dalle testimonianze biografiche e aneddotiche, che interni, tramite l’analisi di alcuni frammenti delle sue commedie, con l’obiettivo di mostrare che esse non sono da considerare avulse dal contesto storico in cui furono prodotte. La seconda parte, invece, indaga le modalità della trasmissione e della ricezione dei suoi testi, tanto in Grecia, dalle revisioni d’autore alla fine della circolazione delle copie, anche attraverso l’esame delle scarne citazioni papiracee, quanto a Roma, con lo studio delle riprese da parte dei commediografi latini e delle testimonianze che collocano il poeta nel canone della commedia nuova.