In questo libro vengono indagate e messe a fuoco la cornice teorica e le implicazioni istituzionali di un fenomeno ambiguo e controverso, da anni
al centro dell’osservazione e della discussione di chi lavora nei servizi di salute mentale: la dipendenza degli utenti. Nonostante la lettura di questo fenomeno sia spesso appiattita sulle sue forme più negative e distruttive – nelle quali il soggetto perde libertà, reti di relazione, abilità nella cura di sé e nell’esercizio di ruoli socialmente riconosciuti – una condizione di dipendenza può significare anche la possibilità di ricevere supporti terapeutici più costanti, habitat più gradevoli o sicuri, ascolto e contatto con gli altri, in un percorso soggettivo di recovery. Con questo obiettivo, in questo volume gli Autori cercano di tracciare una mappa che permetta al lettore di cogliere gli snodi semantici e l’evoluzione del concetto di dipendenza all’incrocio di diversi orientamenti e campi disciplinari che permeano il campo della salute mentale: oltre alla psichiatria,
la psicologia, la psicanalisi, la sociologia, la storia.