La musica nei campi di concentramento fu parte integrante dell’organizzazione della vita dei deportati. Le sue funzioni furono molteplici e i suoi protagonisti sono entrati ormai a pieno diritto nella storia della musica. Mentre in Germania il tema è stato più volte efficacemente affrontato, in Italia solo negli ultimi anni si è cominciato a indagare sistematicamente questo aspetto della vita nei Lager nazisti. Il presente volume, con gli scritti di Quirino Principe, Claudio Bonvecchio e del pianista Pierpaolo Levi, porta un contributo nuovo, di tipo musicologico e filosofico, alla riflessione sulla Shoah.